IO SONO NATURA

17 copiaL’installazione alll’Università di Ingegneria per sensibilizzare i temi dell’ambiente.

Nell’ambito del Your Future Festival è stata esposta, è visitabile fino al 5 giugno, l’installazione “Io sono natura” degli artisti Bruno MangiaterraMassimo Cartaginese.  L’opera è ospitata presso l’Università di Ingegneria di Ancona-Polo Monte Dago.Insieme ai due artisti marchigiani, sono esposte anche le fotografie di Stefano Polenta: vedute metropolitane che sono state le immagini della campagna promozione 2015 di AnconAmbiente. L’installazione di Massimo Cartaginese e Bruno Mangiaterra “Io sono natura” esposta all’Ateneo marchigiano – e in grado di riaccendere il senso della ricerca condotta anche attraverso la parola – è stata in passato presente in altre importanti rassegne ospitate nel nostro territorio: tali quella del ‘Furlo’ nel 2012 a Acqualagna (PU), oppure il Festival sperimentale Inteatro” del 2014 a Polverigi (An). L’installazione catalizza anche il pensiero ecologico degli anni Settanta che cercava di valutare l’ambiente e gli equilibri ambientale. Il che aveva permesso di valutare il potere di sottrazione della vita extra-umana e dei prodotti della società per restituire un ambiente migliore.
La campagna etica di AnconAmbiente è questo evento è stato ideato e curato dalle agenzie di comunicazione Lirici Greci e Gabbiano. Così l’installazione dei due artisti marchigiani permette di far emergere anche con maggiore evidenza il significato di una filosofia ecologista: il fatto che essa non sia una nuova scienza, ma una critica culturale rivolta al presente. Tale da considerare positivamente il necessario impegno della società nella riconsiderazione di spazi che inglobino opere d’arte con cui trasformare e rinnovare l’immagine-messaggio della città allo scopo di ottenere il coinvolgimento degli abitanti, come pure  delle persone che vivono nei paesi vicini o dei turisti che arrivino ad Ancona. L’opera d’arte si inserisce dunque nel centro urbano, evocando – come nella grafica che rappresenta l’immagine guida dell’evento – una località dove la natura ancora sia viva.

Ѐ allora essenziale prendere coscienza di una più ampia condivisione dello stato della filosofia della creazione e dell’Arte Pubblica quali strumenti per veicolare il messaggio.
Del resto, lo spazio aperto in cui si può immaginare e sognare è una rivendicazione del concetto di nuova arte, cioè a dire dell’espressione che non si trova solo nei musei ma anche a cielo aperto. Ciò non indizia “un punto di vista individuale e personale, rispecchiando, invece, la sensibilità di gruppi sociali e avendo altresì una risonanza culturale più vasta” (Mary Jane Jacob). Essendo il multiculturalismo spesso interpretato, attraverso le categorie occidentali, si potrebbe paragonare la parola “Io sono natura”
alla necessità di  trovare subito un profitto dalle cose che ci circondano.
La bellezza del paesaggio ed i nuovi stili di vita possono essere analizzati, interpretando
il messaggio dei due artisti marchigiani. Ciò ci farà riscoprire i vecchi e i nuovi “beni
di rifugio” in mento in cui è difficile immaginare un futuro.

Andrea Carnevali

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Kenneth Blom

3 12 maggio Ankomst 3 12 maggio i evening 3 12 maggio ii 3 12 maggio iii Studio Hugo OpdalMoods of Norway Flo

Kenneth Blom
Born in 1967 in Roskilde, Denmark, Kenneth Blom moved to Norway as a child.
He studied at the Statens Kunstakademi in Oslo (1990-1994), as well as at the Düsseldorf Academy of Fine Arts (1994-1995). He has shown extensively in Europe, including as a featured artist at Sotheby’s New Bond Street in London, at the Henie Onstad Kunstsenter in Norway, and regularly at Galeri Haaken in Oslo. He is the subject of the forthcoming documentary ‘Forventninger/Anticipation’ by filmmaker Tommy Normann. Blom lives and works in Oslo.

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V – Lena

la voce di Ciro
ha il carisma dei flaconi di tavor
che rivende dopo averli
sottratti all’infermeria
per comprarsi un po’ di vino
intenso come la vocazione
al suicidio che aleggia
nei suoi neuroni affaticati…
Dieci anni aveva
quando è stato abbandonato qui
per la sua diversità di “frocio”
doveva essere una punizione
la sa permanenza… poi è diventata
assenza… così gli hanno strappato la vita
dandola in pasto alle tenebre delle sbarre…
se solo si potesse
prenotare un angolo di paradiso
lui lo meriterebbe…
– ho solo imparato a convivere – dice –
con l’urlo degli altri… tacendo
quando vengo stuprato dalla loro demenza –
Ciro è un paranoico e basta…
è l’unico che respira oltre le mura
guardando negli occhi 
la paura della gente inquieta
almeno quanto un sognatore affamato di colori.

Fernando Lena
da “La quiete dei respiri fondati

librolena

Fernando Lena è nato a Comiso (RG) nel 1969 dove vive e lavora.
Diplomatosi all’Istituto d’arte ha fatto per alcuni anni l’orafo.
La poesia è stata sempre una dominante nel suo cammino esistenziale abbastanza tortuoso ,in vari periodi di silenzio editoriale ha pubblicato due libri fondamentali
e qualche silloge, il più recente a parte quello edito dalla Archilibri dal titolo
Nel Rigore Di Una Memoria Infetta“, è un poemetto edito Nei Quaderni Dell’Ussero
(Puntoacapo editrice) “La Quiete dei Respiri Fondati” è presente in alcuni blog
ed è stato finalista in premi (Tivoli Europa Giovani, Astrolabio, Vola alta la parola, Torre Dell’Orologio ecc..)

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cos’è un maestro

massimo raffaeli
tratto da
nostro lunedì numero 4 – prima serie – scataglini

ART 25
disegno di Franco Scataglini

A vent’anni scrivevo poesie come  tutti, più o meno. Erano brutte poesie, o meglio poesie straordinariamente elaborate, oscure, complicate. Leggevo e rileggevo i poeti di qualunque epoca, e ogni tanto ne scrivevo di mie. Mi piaceva farlo, pure se mi stremava.
Tendevo a considerare una riuscita la loro complessità, il tot di fatica che richiedevano
nel decifrarle, posto che davvero fosse possibile dedurne un senso. Avevo intitolato
la mia raccolta inedita (in realtà scrivevo a mano su un quaderno scolastico con la spirale) Rime petrose, pomposamente, per il semplice fatto che la lezione di Gianfranco Contini
(di cui leggevo con avidità gli scritti per averlo sfiorato a Firenze studiando alla Laurenziana un manoscritto per la mia tesi di laurea) imponeva al neofita che io ero soggezione immediata alla linea dell’ espressionismo e dello sperimentalismo, dunque a Dante, Campanella, Tommaseo, giù  giù fino a Rebora e Montale. Alcune poesie le avevo pubblicate, con l’incoscienza appunto dei vent’anni, fra il ’78 e il 1980, su due riviste:
un primo gruppo su Città futura (il settimanale dei giovani comunisti, con una nota incoraggiante di Roberto Roversi) e un secondo col soccorso di Gianni D’Elia in Le Porte, un fascicolo redatto a Bologna, la città dove avevo studiato, da Gianni Scalia.
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Festival del Pensiero Plurale Ancona 2015

LE PAROLE DELLA FILOSOFIA XIX edizione

[youtube_sc url=”[youtube_sc url=”https://youtu.be/0spclxz9-i4″]

Proseguono gli appuntamenti con i filosofi del Festival del Pensiero Plurale 2015
al Teatro Sperimentale di Ancona. Il terzo incontro ha avuto come ospite
Marco Filoni ragionare intorno al concetto di INQUIETUDINE con specifico
riferimento alla città.

Vi proponiamo oggi una breve intervista realizzata in occasione dell’incontro
da Federica Zandri, giornalista del Comune di Ancona.

fascette filos

Associazione Ventottozerosei
ventottozerosei@gmail.com

in collaborazione con
Società Filosofica Italiana di Ancona

Comune di Ancona – Assessorato alla Cultura
con il Patrocinio della Regione Marche

Ufficio Stampa Comune di Ancona
Federica Zandri
071 222 2321 / 348 4053775
federica.zandri@comune.ancona.it

Segreteria
071 222 2322
www.comune.ancona.it

Info
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numero verde 800653413

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Madonne e Rose

di Nicole Gabbucci Wagenbach

inaugurazione.28.maggio

Giovedi 28 maggio 2015 alle ore 18

verrà inaugurata la mostra di Nicole Gabbucci Wagenbach dal titolo Madonne e Rose.
presso la sala degli Arazzi del Museo diocesano “Mons. Cesare Recanatini” di Ancona
Interverranno Sua Eminenza il Cardinale Edoardo Menichelli,
l’assessore alla Cultura del Comune di Ancona Paolo Marasca
e il Direttore del Museo don Luca Bottegoni

Sarà presente anche l’artista che ha realizzato la serie di madonne esposte
nelle sale del museo.

Schermata 2015-04-27 a 11.58.42

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Kenneth Blom

1 28 aprile i

Kenneth Blom
Born in 1967 in Roskilde, Denmark, Kenneth Blom moved to Norway as a child.
He studied at the Statens Kunstakademi in Oslo (1990-1994), as well as at the Düsseldorf Academy of Fine Arts (1994-1995). He has shown extensively in Europe, including as a featured artist at Sotheby’s New Bond Street in London, at the Henie Onstad Kunstsenter in Norway, and regularly at Galeri Haaken in Oslo. He is the subject of the forthcoming documentary ‘Forventninger/Anticipation’ by filmmaker Tommy Normann. Blom lives and works in Oslo.

1 28 aprile ii 1 28 aprile iiii 1 28 aprile Uten tittel 2001

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IV – Lena

ogni camera
è un trionfo di piscio.
Dalla calce sale
la putrefazione
di quei sentimenti
sedati per sempre:
centimetro dopo centimetro
il pensiero è stato sterilizzato…
e forse ora
dalla banalità del male
germoglieranno soltanto
spine senza profumo,
rose vellutate di pietà.

Fernando Lena
da “La quiete dei respiri fondati

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Fernando Lena è nato a Comiso (RG) nel 1969 dove vive e lavora.
Diplomatosi all’Istituto d’arte ha fatto per alcuni anni l’orafo.
La poesia è stata sempre una dominante nel suo cammino esistenziale abbastanza tortuoso ,in vari periodi di silenzio editoriale ha pubblicato due libri fondamentali
e qualche silloge, il più recente a parte quello edito dalla Archilibri dal titolo
Nel Rigore Di Una Memoria Infetta“, è un poemetto edito Nei Quaderni Dell’Ussero
(Puntoacapo editrice) “La Quiete dei Respiri Fondati” è presente in alcuni blog
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Incipini incontra Castelluccio

senza titolo-7577  Una bella fotografia è la somma di varie componenti tra cui, tecnica, sensibilità interpretativa e valutazione della luce. Ogni immagine di buon livello deve,
nella sua staticità, parlare e comunicare sensazioni ed emozioni a chi la osserva…come i nostri occhi trasmettono i nostri sentimenti anche l’immagine ha il suo occhio per farsi leggere ed interpretare. Se questo non accade non possiamo considerarla una foto, ma un semplice documento visivo.
Marco Incipini_DSC5051castelluccio3_DSC5602fioritura castelluccio4

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