Il pane
Spesso, quando alzo questa mia voce
sul pensiero, l’angelo mi abbandona
e mi lascia un deserto di parole
da verificare: fino all’incontro.Per questo ti offro una poesia di carne
che dischiude il respiro del cielo.
Mi baci come in una convulsione
e benedici salvezza e mistero.Andando poi per strada così pieni
gli occhi proseguono da soli un bacio
che si posa su ogni impressione.La buona notizia dell’identità
ti troverà per sempre impreparato:
Amore ti tiene: lasciati andare.
Tratto da Una disordinata bellezzaGabriele Via è un poeta, filosofo, performer e fotografo. Ricerca l’essere, col fare: drammatico, pratico e poetico. Cammina: due volte dalla Francia a Capo Finisterre
lungo il cammino di Santiago. Studia filosofia, teologia, natura e umanità.
Cucina, suona, plasma l’argilla e apprende i nomi delle cose.
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