La stretta Via
non sporcare la tua distanza cara
qui col nettare del fiore del male
ma poi che avrai esercitato in silenzio
demolite strutture percepiteabita l’analoga casa del medesimo
tanto vicino a collassi di guerra
come alle sparizioni improvvise
essendo questo luminoso vedereche d’ora in poi attende come stella
una lacrima versata di vita
lo puoi ben vedere: basta davveroprega perché questo sia così com’è
la mia fortuna è stata capir
di non assomigliare alla dolcezza
Tratto da Una disordinata bellezza
Gabriele Via è un poeta, filosofo, performer e fotografo. Ricerca l’essere, col fare: drammatico, pratico e poetico. Cammina: due volte dalla Francia a Capo Finisterre
lungo il cammino di Santiago. Studia filosofia, teologia, natura e umanità.
Cucina, suona, plasma l’argilla e apprende i nomi delle cose.
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