La cinquantesima edizione del Pesaro Film Festival ha preso il via.
L’evento, iniziato il 23 giugno, si svolgerà nel centro storico di Pesaro fino al 29 giugno.
La Mostra Internazionale del Nuovo Cinema è diretta dal 2000
da Giovanni Spagnoletti e a distanza di cinquant’anni è una piattaforma consolidata
da cui giovani registi e nuovi linguaggi prendono lo slancio verso il grande pubblico.
Un festival in cui si può rinunciare ai lustrini e ai tappeti rossi ma non alla ricerca,
alla cultura, alla curiosità e alla sperimentazione. E, nonostante l’età, la Mostra
non ha perso la freschezza di un festival giovane che propone uno sguardo inedito, “nuovo”, come vuole il suo nome sui film nazionali e internazionali, e che invita
lo spettatore a un viaggio nel cinema di oggi, per (pre) vedere quello di domani.
In questo senso vanno infatti le sezioni che, insieme al Concorso, sono l’anima
della Mostra di quest’anno. La retrospettiva dedicato al cinema d’animazione italiano
che va alla scoperta del vivacissimo panorama sperimentale nostrano che,
nell’ultimo decennio e grazie anche all’avvento del digitale, ha trovato nuove forme
di espressione e distribuzione. Mentre gli Stati Uniti sono i protagonisti di un focus
che porta per la prima volta in Italia il cinema più nuovo e indipendente d’Oltreoceano.
Ma, naturalmente, un’ampia parte della programmazione è dedicata alla celebrazione delle cinquanta edizioni della Mostra. Anche in questo caso l’idea e il tentativo sarà
quello di non realizzare una proposta solo retrospettiva quanto una prospettiva sul futuro
del cinema e dei festival in generale.
Tra gli eventi in programma, a incuriosirci in maniera particolare è la sezione dedicata
al cinema d’animazione italiano.
L’animazione italiana forma parte di un universo molto poco conosciuto
se non nelle sue forme di maggiore successo come, ad esempio, la factory Rainbow creata da Iginio Straffi con le sue Winx. Un fenomeno che mostra il fermento di idee
e le capacità tecniche che si celano dietro uno dei settori cinematografici
più complessi e costosi da realizzare.
Il tentativo di questa retrospettiva è di fare luce sugli autori di animazione meno famosi
ma non per questo meno significativi in quanto a visione innovativa e alla capacità
di produrre nuovo cinema. In questa approssimazione alla storia contemporanea dell’animazione italiana non si può certo dimenticare il ruolo fondamentale che proprio
le Marche hanno avuto e continuano ad avere nel panorama nazionale.
Grazie principalmente alla fucina di veri e propri talenti che la Scuola del Libro di Urbino
è riuscita negli anni a esprimere. Da quando nel lontano 1951 venne istituita la sezione Disegno animato che ha portato alla creazione di forme espressive originali preparando illustratori e animatori tra i più importanti oggi in Italia come, tra gli altri,
Gianluigi Toccafondo, Roberto Catani, Magda Guidi, Mara Cerri, Beatrice Pucci,
Simone Massi. L’animazione ha la necessità di collocarsi al di fuori delle regole canoniche dei diversi generi per proporre esplorazioni innovative di forme espressive
e indagare questo mondo significa entrare in contatto con la parte più innovativa, fantasiosa e libera degli artisti del nostro paese. Aspetti che verranno sottolineati
nel volume monografico “Il mouse e la matita” (a cura di Bruno Di Marino
e Giovanni Spagnoletti) edito con Marsilio.
Intervista al direttore del Pesaro film Festival Giovanni Spagnoletti
Il festival è seguito da una campagna di marketing non convenzionale progettata
da “La Colonia della comunicazione”, agenzia-laboratorio dei corsi di laurea
in Comunicazione e Pubblicità del Dipartimento di Scienze della Comunicazione
e Discipline Umanistiche dell’Università di Urbino Carlo Bo.
“CiSelfiAmo” è il titolo della campagna ed è realizzata con l’ausilio delle più innovative forme della comunicazione virale.
Con una programmazione simile non resta altro che recarsi a Pesaro per immergersi
in questo interessante ed innovativo contesto cinematografico.
Campagna di marketing non convenzionale “CiSelfiAmo”
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www.liricigreci.it