‘Shy’ è il nome della grande opera in ghisa, dalla silhouette umana, alta 4 metri e del peso di 3600 chili realizzata dall’artista Antony Gormley, che rimarrà esposta fino a giugno 2021 nella piazza che ospita il Duomo a Prato, luogo simbolico e cuore della città segnato dalle opere di Donatello e Filippo Lippi.
Il progetto dimostra l’interesse crescente di Prato verso i linguaggi del presente, anche grazie all’azione propositiva di Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana e del Centro Pecci, partner dell’iniziativa.
Shy porta in una piazza del XVIII secolo i materiali e i metodi della rivoluzione industriale. L’artista londinese Antony Gormley (1950) di fama internazionale, da sempre utilizza la dimensione per attivare lo spazio e invitare chi ne è partecipe a prendere coscienza della propria posizione, costantemente in movimento nello spazio e nel tempo. Sfruttando una struttura architettonica semplice.
“Voglio fare qualcosa che sia sicuro della sua presenza come punto di riferimento, ma che all’esame si connetta con il nostro io interiore e si confronti con quelle emozioni umane più timide e silenziose come la tenerezza e la vulnerabilità”
Antony Gormley
Lo scultore da sempre ha posto al centro della sua ricerca artistica il rapporto tra il corpo, come sede della mente, in relazione agli spazi architettonici o naturali con cui si relaziona e ha prestato particolare attenzione alla collocazione della sua arte in spazi pubblici accessibili. Nel suo lavoro possiamo trovare una forte attenzione alla politica ambientale e sociale che lo caratterizza.
Concept creativo e Comunicazione
Lirici Greci design consultancy
info@liricigreci.it / www.liricigreci.it