1
(inverno 1988)
tutto d’un fiato
il viale invade l’inverno
qui tracce di noi
ce ne abbastanza:
ieri abbiamo bevuto alla partenza di Marco
quando l’esercito chiama
il tempo si ferma sui mirini
ingrandendo la miseria di chi la subisce..
lui tornerà come tanti altri
o un po’ più tossico o puntuale
sulle solite paranoie di bambino borghese..
per fortuna io sono stato congedato
(soprannumero hanno scritto)
ma questo non potrà mai giustificare
il mio desiderio d’emarginazione.
(il maglione di lana spessa
dona un seno a Carla
da bambola portabile
per orgasmi di gruppo)
Tutto d’un fiato
percorro la mia giovinezza
e penso che sia un interminabile lutto
diventare adulti..
Così quando a volte
metti la testa tra la neve
è per ritrovati tra vent’anni
quella adolescente pietrificato dai brividi.
2
Il tuo sorriso
è una lama che affonda nel tempo
il suo approccio squarcia
il silenzio di un timido hamburger
tu odi la maglionese io i crauti
ma c’è un senso (lo so)
nello sfamarci davanti
a un lampione in astinenza..
(Ora immagina un cane
braccato dal digiuno
senza una idea dove mordere un po’ di futuro
e poi guarda noi:fatti di meraviglia e illogici
nell’amore che proviamo sbranandoci..).
3
(oggi)
A tratti la caffeina
sbarra il sapore dell’alba,
così oltre la luce
la sveglia entra nei timpani,
la giacca a vento
prepara una imboscata al gelo.
Eccomi cittadino di un trauma
che si estende fino alla utopia..
Il furgone ha sguardi abbaglianti
mentre il paesaggio
si lascia guardare
come una puttana in bilico:
“ora vado mi dici e poi torno
più saccente avendo imparato
la lingua dell’asfalto
e forse l’anima sarà
più comprensibile
della fede che citano
tutti i giorni
i trafficanti della speranza”..
…….
a tratti il buio
diventa un genocidio di neon
ma negli occhi di questa dipendenza
è immane la volontà del sangue…
Fernando Lena
Fernando Lena è nato a Comiso (RG) nel 1969 dove vive e lavora.
Diplomatosi all’Istituto d’arte ha fatto per alcuni anni l’orafo.
La poesia è stata sempre una dominante nel suo cammino esistenziale abbastanza tortuoso ,in vari periodi di silenzio editoriale ha pubblicato due libri fondamentali
e qualche silloge, il più recente a parte quello edito dalla Archilibri dal titolo
“Nel Rigore Di Una Memoria Infetta“, è un poemetto edito Nei Quaderni Dell’Ussero
(Puntoacapo editrice) “La Quiete dei Respiri Fondati” è presente in alcuni blog
ed è stato finalista in premi (Tivoli Europa Giovani, Astrolabio, Vola alta la parola, Torre Dell’Orologio ecc..)
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